Da bambina adoravo modellare qualsiasi cosa: molliche di pane, pasta del pane, pongo, sabbia, terra di campo… ma un giorno ho toccato l’argilla presso il laboratorio di Alvaro Ciancamerla; da quel momento in poi non ho più smesso di manipolarla.
Crescendo con “le mani in pasta” si sono radicate in me due grandi passioni: la matematica e la ceramica; la prima perché aiuta la mente ad essere fantasiosa, aperta, creativa e nello stesso tempo rigorosa, la seconda perché è il mezzo, duttile ed ubbidiente, ideale per realizzare un progetto.
L’emozione che si prova nel sentire l’odore inconfondibile di un laboratorio di ceramica, nel toccare un oggetto fatto a mano, nel modellare qualcosa o aprire un forno… una volta provata non ti abbandona più.